Quali argomenti a favore della libertà di decisione sul vaccino per il Covid-19?

Il nostro impegno per la libertà, la dignità e la solidarietà

Care Amiche e cari Amici di ELIANT,

Nel porgervi i migliori auguri per l’anno che abbiamo dinnanzi, desideriamo ringraziarvi di tutto cuore per le vostre donazioni natalizie! Ci consentono di proseguire nel nostro lavoro, e in effetti c’è molto da fare! Con l’obbligo di vaccinazione per il Covid-19, attualmente in discussione, vengono infatti messi in dubbio proprio i valori per i quali ELIANT si batte attivamente fin dalla sua costituzione, nell’anno 2006: libertà e dignità nonché solidarietà e conservazione delle possibilità di scelta. Questo significa sia la libertà di farsi vaccinare per buoni motivi che anche la libertà di decidere contro la vaccinazione in base a possibili rischi per la salute.

Motivazioni scientifiche a favore della libertà di decisione sul vaccino per il Covid-19
In una pandemia è in gioco la protezione contro contagio (1) e (2), malattia (3) ed eventuale decesso. I vaccini finora sviluppati offrono sì una protezione temporalmente limitata contro decorsi di malattia gravi, ma non sono in grado di evitare durevolmente né il verificarsi della malattia né l’eventuale contagio di altre persone (4). Inoltre, gli effetti collaterali finora divenuti noti possono essere rilevanti, anche se si tratta di casi rari. Perciò consideriamo irrinunciabile una valutazione rischi-benefici individuale.

Possiamo liberarci della pandemia con la vaccinazione?
Contrariamente a quanto tutti speravamo, nuove varianti quale Omicron sembrano scavalcare la protezione vaccinale ed infettare parimenti vaccinati e non vaccinati. Si presume che un terzo o quarto booster tornerà ad offrire maggiore protezione. Eminenti virologi come il Prof. Hendrik Streeck, Direttore dell’Istituto di Virologia e Ricerca sull’HIV presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Bonn, dicono però anche onestamente: “Non conosciamo in maniera precisa né l’effetto di protezione né la durata della protezione. In queste condizioni ritengo che un obbligo vaccinale generale sia uno strumento difficile”. Vi si aggiunge la giustificata presunzione che il numero rapidamente crescente di guariti favorisca anche l’immunità di gregge.

L’auto-responsabilità incentiva la resilienza e il lavoro di squadra
Dalla salutogenesi e dalla ricerca sulla resilienza e sulla psico-neuro-immunologia sappiamo che le persone dotate di un sistema di valori interiore, di un approccio ottimistico alla vita e di un orientamento religioso o spirituale dispongono di risorse di resistenza più forti. La paura e la costrizione, invece, sono collegate a emozioni che minano la resilienza (5).

Il lavorare insieme liberi da timori, la cosiddetta sicurezza psicologica, è una condizione fondamentale per il buon lavoro di squadra e la formazione di comunità (6). Pertanto tutti, ma in modo particolare chi lavora in ambito sanitario ed è quindi esposto a rischi più elevati – e sa proteggere sé e gli altri – dovrebbero poter decidere liberamente e in autodeterminazione a favore o contro la vaccinazione per il Covid-19.

Dignità umana
Il Consiglio d’Europa ha chiesto già il 27 gennaio 2021: “che nessuno venga discriminato perché non è vaccinato, perché forse corre un rischio sanitario o non vuole farsi vaccinare”7. Tutti noi possiamo contribuire a che questa richiesta si realizzi e possa sorgere una nuova solidarietà, nella quale non venga meno l’individuo.

Con questa speranza vi saluto cordialmente, con i migliori auguri per la vostra salute
Michaela Glöckler

Vi ringraziamo di tutto cuore per la vostra offerta in un’epoca che richiede sempre più spirito d’iniziativa.

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  5. Christian Schubert, Magdalena Singer: das Unsichtbare hinter dem Sichtbaren. Gesundheit und Krankheit neu denken, Perspektiven der Psychoneuroimmunologie, Norderstedt 2020
  6. The Fearless Organization: Creating Psychological Safety in the Workplace for Learning, Innovation, and Growth. Amy C. Edmondson, Harvard Business School, Wiley, New Jersey, 2018.
  7. Più informazioni cfr. punti 7.3.1 and 7.3.2