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Europäische Allianz von Initiativen
angewandter Anthroposophie

Medicina Integrativa – la medicina creativa del futuro

Cari amici,

Dal 60 al 70% di tutti i pazienti in Europa utilizzano – a conoscenza o all’insaputa del loro medico - farmaci di medicina naturale e metodi di trattamento complementare accanto a quelli convenzionali. Uno studio britannico rileva che i trattamenti di medicina naturale corrispondono molto di più a quello che i pazienti considerano un trattamento efficace. Essi chiedono una combinazione del metodo di trattamento convenzionale con quello complementare. Sono entusiasti quando si sentono attivamente coinvolti nel processo terapeutico. E vogliono discutere con il medico la combinazione metodologica con la medicina convenzionale – soprattutto in presenza di malattie croniche. Un procedimento di questo tipo è „integrativo“.

I limiti della medicina moderna e la nuova concezione di processo

I sistemi sanitari occidentali e la loro medicina sono indiscutibilmente necessari e validi quando si tratta di diagnostica efficiente e terapia sintomatica – cioè quando si può eseguire il trattamento precisamente sul posto dell’evento dannoso. Il modello biomedico di base, tuttavia, non consente un’effettiva comprensione del processo, di tutto quanto deve avvenire congiuntamente sul piano del corpo, dell’anima e dello spirito perché una persona si ammali seriamente. Né si verifica attraverso tale modello l’orientamento dei sensi, così necessario per i processi di guarigione. Manca anche la competenza operativa e di comprensione in relazione alla situazione di malattia. Nella configurazione del procedimento terapeutico vengono di gran lunga troppo raramente tenuti in considerazione le proprie esperienze nei rapporti con salute e malattia e i valori a esse connessi. Il fatto che i pazienti vengano informati delle proprie possibilità e attivamente coinvolti nel processo di guarigione dovrebbe invece far parte degli interessi fondamentali della medicina e della promozione della salute.

Il futuro è della medicina co-creativa

Un numero elevato di pazienti desidera un trattamento globale-integrativo, orientato personalmente a se stessi. Essi ne traggono un rafforzamento delle loro competenze nei rapporti con la propria situazione. Si tratta di "guarigione", non solo di "trattamento". Per di più, la situazione mondiale attuale, con la sua crescente radicalizzazione, mostra quali effetti problematici esplichi la carenza di capacità d’integrazione anche nel sociale. Un modo di pensare esclusivo e non integrativo deve prima o poi portare a deficit – in particolare nel sociale, dove tutto dipende dal successo della reciproca percezione e dell’interdipendenza. Ciò che conta è che il singolo faccia esperienze di vita positive – anche nei rapporti con la propria malattia.

Nel 2013 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) ha proclamato a livello mondiale una strategia per l’integrazione di metodi tradizionali nella medicina (WHO traditional medicine strategy: 2014-2023). Nel senso di una medicina del futuro incentrata sulla persona si chiede l’inclusione, in qualunque modo sia possibile, di metodi tradizionali, non convenzionali e complementari.

A tal fine necessitiamo però di un rapporto disinibito e pragmatico tra medicina accademica e medicina complementare; attualmente tuttavia questo viene ancora troppo sovente reso difficile da pregiudizi di stampo ideologico da entrambe le parti. Medici e terapeuti, però, hanno obblighi non nei confronti di un’ideologia, ma nei confronti dei loro pazienti.

ELIANT si impegna a far sì che là dove i pazienti – per quanto in maniera soggettiva – traggono benefici, i medici non distolgano lo sguardo! Sono i pazienti a dover richiedere, a favore di una tale medicina co-creativa del futuro, l’integrazione dei vari metodi. Senza un forte impulso da parte della società civile questo nuovo modo di pensare e di vedere non si affermerà.

La medicina antroposofica lavora coerentemente in questa direzione fin dalle sue origini, nel 1921. I suoi rappresentanti hanno tutti una formazione convenzionale e sono al contempo votati all’ottica di osservazione e di trattamento globale nel senso della medicina integrativa.

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